HATTRICK SALENTO

Centenario de Lecce, ...un secolo di vita

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Focus744
view post Posted on 1/3/2008, 22:03




La Storia del Lecce



1° Puntata



La storia del calcio a Lecce ha inizio il 15 Marzo 1908, grazie ad alcuni studenti del liceo classico e dell’istituto tecnico che fondano lo “Sporting Club Lecce”, la prima società di calcio della nostra provincia.
La maglia era rosso-nera a strisce verticali, stile Genoa, grazie ad uno dei “pionieri” Pippi Capozza, che aveva studiato a Ginevra, dove aveva ammirato il Servette. Per distinguerla dalla maglia della squadra elvetica fu aggiunta una stella bianca sul petto, come il Casale, una delle squadre più forti del periodo. Il presidente della squadra era il commendatore Francesco Marangi, il capitano era il portiere Ettore De Michele.
Nei primissimi anni lo Sporting gioca alcune partite amichevoli con altri studenti salentini. Un calcio senza interessi economici ma con tanta profonda passione, speranze, sogni e una sana rivalità.
Nel 1909 lo Sporting fu sfidato dagli studenti gallipolini: in palio 15 lire. I leccesi convinti di vincere andarono a Gallipoli in treno, senza soldi per il biglietto di ritorno. I gallipolini però mandarono in campo molti marinai inglesi. In Inghilterra il calcio era già diffuso e così lo Sporting fu sconfitto per 3 – 0, e i leccesi dovettero tornare a casa a piedi.
Nel 1910 lo Sporting partecipa con il Bari F.C. e la Pro Italia Taranto al primo campionato regionale indetto dalla F.I.G.C. La prima gara ufficiale si giocò a Bari il 10 aprile 1910. Il Bari si schierò con: Caputi, Boccianti, Durante, Attona, Roth, Maselli, Cramarossa, Kuhn, De Benedetictis, Tiberini, Bufalini. Il Lecce scese in campo con: De Michele (cap.), Capozza, Rima, Acquaviva, Torsello, Marzano, De Salvatore, Tortorella, Kniazzeh, Pastore, De Muro. La partita terminò con il risultato di 5 a 1 per la compagine barese, autore della rete leccese fu De Muro.
Negli anni che precedettero lo scoppio della prima guerra mondiale, lo Sporting continua a svolgere tornei regionali. Terminata la guerra il team riprende l’attività e nella stagione 1922/23 vince il campionato di seconda divisione pugliese, viene ammesso alla 1° divisione Sud. La stagione 1923/24 è un’annata sfortunata che culmina con la retrocessione, nonostante la presenza del primo straniero, il cecoslovacco Jaroslaw Schuller, autore di 2 reti nel campionato. La classifica finale è:

Pro Italia Taranto 13
Ideale Bari 12
Audace Taranto 9
Liberty Bari 5
Lecce 1

Il Lecce ottiene un solo pareggio con l’Audace Taranto e ben 7 sconfitte, realizza 7 reti e ne subisce 32. Il calcio nel capoluogo salentino è una realtà e sono sempre più i giovani che si appassionano a questo sport, così l’anno dopo lo Sporting scompare e nascono molte altre squadre come la Gladiator, la Juventus, la Veloce, l’Avanguardia, anche se gli atleti più forti dello Sporting confluiscono nel Lecce Foot-ball Club, maglia bianca.
 
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wolfy00
view post Posted on 2/3/2008, 01:50




Grazie Focus!
 
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9Stick2
view post Posted on 2/3/2008, 20:29




Vi consiglio di comprare il libro del centenario del Lecce, è davvero un libro bellissimo.

Ma c'è qualche partita in programma per festeggiare i 100 anni?
 
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oldstyle
view post Posted on 2/3/2008, 22:05




Il VERO Centenario, quello dei tifosi e della gente del Salento, quello di chi il Lecce lo rappresenta e lo sostiene insomma, si festeggerà nei pressi della Curva Nord (presumibilmente a ridosso del 15 marzo) tra litri di alcool, goliardia e tanto altro.
 
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Focus744
view post Posted on 2/3/2008, 23:47




Personaggi del Lecce: Ettore De Michele



La storia del calcio a Lecce ha inizio grazie ad alcuni giovani appassionati di sport e di calcio in particolare: De Michele, Pippi Capozza, De Muro, Uccio Tortorella e altri. Tra tutti i pionieri è doveroso ricordare Ettore De Michele, portiere, capitano, cassiere, factotum, promotore e fondatore dello Sporting Club Lecce. Nato a Lecce il 6 gennaio 1890, può essere considerato la figura chiave per la diffusione del calcio nel Salento. Il primo che scendeva sul terreno di gioco, si dirigeva tra i pali, prendeva posizione e aspettava di cominciare a giocare a pallone, non per soldi ma per i valori che hanno ispirato i pionieri del calcio: agonismo, correttezza, lealtà, passione, abnegazione, speranze, sogni, onestà. Si giocavano solo partite amichevoli e qualche gara del torneo regionale con compagini di Bari e Taranto, ma ogni pomeriggio ci si allenava regolarmente. Si auto-tassavano, un soldo a testa per comprare il pallone o la maglia al compagno di squadra che ne aveva bisogno. Si viaggiava in treno a proprie spese, e quando i soldi non bastavano si andava a piedi o ci si arrangiava alla meno peggio. Terminata la carriera di giocatore a 28 anni, inizia ad arbitrare, attività che svolge dal 1918 al 1930. Nel 1932 grazie al suo impegno ed interessamento, è costituito il primo sottogruppo dell'associazione arbitri a Lecce, e De Michele ne diventa il presidente. Non è solo l'iniziatore dell'attività calcistica a Lecce ma l'emblema dell'impegno costante e dello spirito di sacrificio, della correttezza e della lealtà per la diffusione del gioco del calcio. Per questo è stato premiato con la stella d'oro al merito sportivo dal CONI. Da tutti gli appassionati di calcio e tifosi del Lecce un ringraziamento speciale al primo capitano e portiere.

 
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Focus744
view post Posted on 3/3/2008, 12:54




La storia del Lecce - seconda puntata



Mussolini entra nella storia del Lecce



Nel 1927 Mussolini in piena campagna propagandistica, stabilì che in ogni città ci doveva essere una sola squadra, i migliori atleti dei vari club di calcio dovevano riunirsi in un'unica società. Per questo motivo il 15 settembre 1927 nacque l'Unione sportiva Lecce. Nella nuova società aderirono gli atleti più forti di Lecce. La rosa era composta da: Tana Riccardo( detto tanagghia), Locatelli Domenico (realizzò 28 reti in 5 stagioni), Meo Francesco, Gustavo Varola (portiere), D'oria Oronzo, Meo Salvatore, Rella Michele I, Rella Alfredo II, Bernardini, Camassa Vincenzo, Ferrero Felice, Varola Oscar II, Giorgino Francesco, Gigliesi, Fossati, Monaco, Leone. Il primo presidente della nuova società era Lopez y Royo Luigi, l'allenatore era Ferrero Felice. La maglia era bianco-nera, i colori della bandiera del comune. In quella stagione l'Unione sportiva Lecce si classificò terza nel gruppo C di seconda divisione e fu ammessa in prima divisione. Nella stagione 1928/29 il Lecce giocò con una maglia gialloblu e grazie all' allenatore-calciatore il magiaro Ferenc Plemich fu promosso in serie B, dopo la ristrutturazione dei campionati. Si decise di cambiare nuovamente e per l'ultima volta la maglia e di utilizzare i colori della provincia di Lecce, la divisa divenne giallorossa. Il Lecce dopo 3 campionati di serie B retrocesse, e nell'estate del 1932 a causa di gravi problemi economici la squadra si ritirò dal campionato. L'attività riprese solo nel 1936 nel campionato di serie C, al quale il Lecce partecipò fino al ‘43, quando i campionati furono sospesi a causa della seconda guerra mondiale, nella quale perdettero la vita molti giovani salentini, tra cui il sottotenente Carlo Pranzo Zaccaria, ex giocatore del Lecce nel '27,e al quale sarà intitolato lo stadio. Terminata la guerra, il Lecce partecipò con successo al campionato di serie C nel 1945/46, raggiungendo la promozione in serie B. Una stagione strepitosa con 20 vittorie 3 pareggi e una sola sconfitta, 78 reti fatte e 12 subite. Tra gli artefici della promozione è doveroso ricordare il bomber Aurelio De Marco, conosciuto come Pavesi, autore di 22 reti; l'attaccante Pietro De Santis che con la maglia del Lecce segnerà 43 reti; il portiere Gisberti Luciano, l'attaccante Otello Torri ( autore di 6 reti nella partita con il Trani nel 1942/43); l'argentino Amerigo Luis Menutti e l'attaccante leccese Raffaele Anguilla. In questa stagione il Lecce ottenne la più strepitosa vittoria della sua storia: sconfisse la Liberty Bari con il punteggio di 10 a 0, grazie alle doppiette segnate da Salvioli, D'Acunto, Magurano, Pavesi e le reti di Natale e Anguilla.
 
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karyosix
view post Posted on 4/3/2008, 14:15




Old tienici aggiornati sui festeggiamenti dei tifosi!


Da "QuiSalento" di Marzo 2008

Marzo è il mese decisivo per la corsa promozione del Lecce. Tanto che mister Papadopulo vuole evitare qualsiasi distrazione, compresa l'euforia per le celebrazioni del centenario del calcio a Lecce (15 marzo), come se rievocare lo spirito gagliardo dei ragazzi dello Sporting potesse danneggiare l'agonismo dei giallorossi. Invece quella voglia di avventura, che pervase gli studenti del Liceo Classico e dell'Istituto Tecnico agli inizi del Novecento, potrebbe fare davvero al caso dei salentini in un mese dal calendario infernale: [...]. Il 15 (forse con la maglia del centenario, di colore rossonero) si va a La Spezia. Tutta da verificare, dunque, la voglia dell'Unione Sportiva Lecce di celebrare una ricorrenza storica: i vertici giallorossi sembrano voler dribblare la questione. L'Unione Sportiva è nata nel 1927, dicono in Via Templari. Allora verrebbe da chiedersi per quale motivo lo stemma riporti l'anno 1908 e perché nel 2007 non si siano festeggiati i primi 80 anni di storia. [...]
 
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mercury88
view post Posted on 4/3/2008, 15:08




cari ragazzi...sono pugliese e quindi cerco di seguire il più possibile il Lecce....ma sono sempre stato un tifoso interista ke sabato festeggerà il proprio centenario(nonostante in campionato si va così e così e dopo 3 giorni ci sarà la gara + importante della stagione ) e giocatori,dirigenti e tifosi(me compreso) nn aspettano altro ke una gigantesca festa ke ricordi questi 100 anni pieni di emozioni....nn capisco quindi perchè il Lecce nn vuole festeggiare....mah :huh: :huh: :huh:
 
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Focus744
view post Posted on 4/3/2008, 15:49




LA STORIA DEL LECCE - terza puntata




Nella stagione 1946/47 il Lecce partecipò al campionato di serie B, classificandosi alla fine del torneo al quarto posto in classifica, grazie al bomber Aurelio De Marco, autore di 28 reti in campionato. L'attaccante d'origine cosentina è conosciuto sotto il falso nome di Pavesi, perché il padre, un noto farmacista calabrese l'ho aveva mandato a studiare nel rinomato collegio di Gioia del Colle. Il ragazzo però trascurava lo studio e giocava a pallone. Quando il padre apprese dai giornali che il figlio era diventato calciatore, si recò al collegio per vietare al ragazzo di continuare questa passione. Il ragazzo però era una promessa, e così i dirigenti sportivi del Lecce gli truccarono il cartellino e lo chiamarono sotto il falso nome Pavesi. Con questo stratagemma, il padre non si accorse che il figlio abbandonò lo studio per dedicarsi alla carriera di calciatore. De Marco, infatti, dopo aver realizzato 50 reti in 51 partite con la maglia giallorossa, sarà ceduto al Palermo in serie A. Nella stagione 1947/48 la compagine salentina si piazzò al terzo posto nel campionato di serie B girone C e fu ammesso al girone unico della serie B. La stagione successiva finì con l'amara retrocessione dei giallorossi. Nel primo anno di serie C, il Lecce allenato prima da Migliorini Cesare e poi da Paternò Italo conquistò un onorevole quarto posto. Nella stagione successiva fu acquistato per due milioni di lire il bomber Anselmo Bislenghi. Appena giunto al Lecce l'attaccante suscitò le perplessità e l'ilarità dei tifosi, visto che pesa 90 kg ed è alto 1,70m. Fu ribattezzato “buccunottu” e “panzerottu”. Il bomber zittì le critiche con i fatti, realizzando 87 reti in 163 partite, laureandosi capocannoniere nella stagione 1951/52 con 32 reti in 32 partite giocate, tra cui spiccano le 5 marcature rifilate al Bari (3 – 1 in casa; 2 – 1 fuori casa) che condannarono i galletti alla retrocessione in quarta serie. Il Lecce in quegli anni fu una vera e propria macchina da gol grazie al bomber Bislenghi e al suo compagno Franco Cardinali che realizzò 66 reti in 172 partite in maglia giallorossa. Sono questi due attaccanti i migliori realizzatori nella storia calcistica del Lecce. Dopo sei stagioni in serie C, la squadra giallorossa retrocesse nella stagione 1954/55 in quarta serie. Solo nella stagione 1957/58 grazie al sesto posto in interregionale fu ammesso in serie C.
 
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oldstyle
view post Posted on 4/3/2008, 16:54




CITAZIONE (karyosix @ 4/3/2008, 14:15)
Old tienici aggiornati sui festeggiamenti dei tifosi!

Certo kariosix. Sai bene che il Lecce è dei tifosi e non certo di semeraro e compari che sempre poche risorse e attenzioni hanno dedicato ai sentimenti e al popolo giallorosso ( e questo ne è un altro esempio...).
Per noi 100 anni di fede e gloria! Per NOI...
 
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Focus744
view post Posted on 5/3/2008, 13:49




Si Inaugura il nuovo Stadio di Via del Mare



Nel Luglio 1966 l'avvocato Indraccolo divenne commissario straordinario dell'Unione Sportiva Lecce sostituendo Grazio Antonio Del Piano. Per l' inaugurazione del nuovo stadio l'avvocato Indraccolo organizzò un'amichevole di prestigio con lo Spartak Mosca. La partita si giocò al Via Del Mare l'11 Settembre 1966 e finì 1 – 1, per il Lecce segnò Gigi Trevisan. Il primo campionato al Via Del Mare si chiuse con un nono posto. Conclusa la stagione l'avvocato Indraccolo riuscì ad organizzare un'altra partita amichevole con la forte squadra brasiliana del Santos, tra le cui fila militava il più grande giocatore di tutti i tempi: Edson Arantes Do Nascimento, detto Pelé. La partita giocata davanti a 20.000 spettatori si concluse con la vittoria dei brasiliani per 5 – 1, tre furono le reti realizzate da Pelé. Di seguito riportiamo il Tabellino:

U.S. LECCE - F.C. SANTOS 1-5

LECCE: Bottoni ( 81' Candido); Vezzani ( 84' Cartisano), Pavone ( 80' Carrozzo); Melideo, Lucci ( 84' De Carlo), Comola (Trevisan); Taiano ( 71' Viva), Sacchella ( 66' Donadei), Mammì ( 55' Busilacchi), Bersellini ( 84' Lentini), Mellina.

SANTOS: Claudio (Laercio); Joel, Geraldino (Oberda); Carlos Alberto, Clodoaldo ( 66' Bougreu), Orlando (Rildo); Wilson (Coutinho), Toninho (Edu), Pelè ( 83' Almiro), Abel ( 62' Pepe).

Arbitro: Di Tonno di Lecce

Reti: 24' Pelè (S), 27' Mammì (L), 35' Pelè (S), 38' autorete Melideo (L), 48' Pelè (S), 60' Edu (S).



L'anno successivo il Lecce guidato da Giovanni Seghedoni termina il torneo con un buon quarto posto. Nella stagione 1968/69 la squadra è affidata prima a Dugini Ottorino e poi a Eugenio Bersellini. La squadra è rinforzata dagli acquisti del portiere Ezio Candido, dai difensori Giuseppe Materazzi e Salvatore Di Somma detto “Dudù”, e dal centrocampista brasiliano De Mecenas. In questa stagione la partita Lecce – Taranto fu sospesa dall'arbitro Casarin per invasione di campo i tifosi leccesi che contestavano il gol di Napoleoni realizzato con tre giocatori giallorossi a terra. Venne assegnata la vittoria a tavolino alla squadra jonica. Il Lecce concluse il campionato di serie C al quinto posto. Anche il torneo successivo, con Bersellini in panchina si concluse al quinto posto. L'anno successivo si registra l'esordio di Michele Lo Russo, acquistato per sette milioni dal Venosa, il giocatore che detiene il maggior numero di presenze in maglia giallorossa: 418 gettoni di presenza in quattordici stagioni. Nel torneo 1971/72 la squadra allenata da Giuseppe Corradi riesce a raggiungere la seconda posizione in classifica grazie anche agli acquisti dello stopper Mamilovich, del regista Giagnoni e del centravanti Piero Angelo Basili.
 
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Focus744
view post Posted on 7/3/2008, 11:27




Quarta Puntata



Nel campionato 1958/59, nel primo anno dopo il ritorno in serie C, il Lecce allenato da Luigi Vianello riesce a raggiungere il sesto posto grazie a Bruno Nucini che realizza 17 reti e al ventunenne salentino Antonio Renna, detto Mimmo, che realizza 13 reti. L'anno successivo la squadra è rinforzata dagli acquisti del centravanti Francesco Arfuso, prelevato dalla Bovalinese, il portiere Dante Bendin, acquistato dal Foggia e l'attaccante Cataldo Gambino, prelevato dal Barletta. Un campionato discreto, che il Lecce conclude al settimo posto in classifica. Anche il campionato 1960/61 è un torneo senza infamia e senza gloria, che termina con l'ottavo posto in classifica. Nella stagione 1961/62, il Lecce allenato da Dino Bovoli, sfiora la clamorosa promozione in serie B. Tutto il campionato è un duello continuo con il Foggia allenato dal vulcanico Oronzo Pugliese. Nella terz'ultima partita del torneo, i giallorossi affrontano fuori casa il Foggia che guida la classifica di serie C, con un distacco di 2 punti sui salentini. Il Lecce riesce sorprendentemente ad aggiudicarsi lo scontro diretto con il risultato di 2 – 1, reti di Malavasi al '58 e Arfuso al '65. La vittoria suscita un incredibile entusiasmo nei tifosi salentini, che festeggiano tutta la notte in piazza Sant'Oronzo, portando in trionfo gli atleti giallorossi. Il campionato non era però finito, e nelle ultime due partite il Lecce raccoglie un solo punto frutto del pareggio interno per 1 – 1 col Potenza e la sconfitta a Pescara per 3 – 0. Mentre il Foggia vince entrambe le partite restanti, ottenendo la promozione in serie B. Nelle stagioni successive il Lecce non ottiene i risultati sperati anche a causa di problemi economici, tanto che nel 1964/65 nelle ultime tre giornate di campionato, i titolari entrano in sciopero perché non percepiscono lo stipendio da qualche mese. Il Lecce allora mandò in campo gli allievi di Attilio Adamo, tra questi ricordiamo Franco Causio, Mario Russo, Aldo Sensibile, Antonio Donadei. I ragazzini nonostante una lotta impari si ben comportarono. Giocarono la prima partita in trasferta con la Reggina capolista. I calabresi si aggiudicarono l'incontro con il risultato di 2 – 1, la rete per i giallorossi fu segnata da Mario Russo. La domenica successiva al Carlo Pranzo i salentini giocarono contro la Sambenedettese. Dopo essere passati in vantaggio con Donadei, si arresero solo nel finale grazie alle reti di Caposcitti e Birdig. Nell'ultima partita a Chieti i ragazzini perdettero per 4 – 0. La stagione 1965/66 è l'ultima giocata al “Carlo Pranzo”, il Lecce si classificò al tredicesimo posto.
 
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Focus744
view post Posted on 9/3/2008, 15:17




Personaggi del Lecce: i Bomber






Calciatore
1) Anselmo BISLENGHI-------------------87
2) Franco CARDINALI--------------------66
3) Gaetano MONTENEGRO---------------65
4) Pedro Pablo PASCULLI-----------------62
5) Aurelio DE MARCO detto PAVESI----50
6) Ernesto J. CHEVANTON--------------48
7) Luigi SILVESTRI----------------------45
8) Giancarlo C. FERRARI------------------45
9) Ennio FIASCHI-------------------------44
10) Pietro DE SANTIS--------------------43



L'attaccante che ha segnato di più nei primi cent'anni della storia del Lecce è Anselmo Bislenghi. Dotato di un fisico massiccio e di una velocità incredibile per il suo “peso”, riuscì a segnare 87 reti in campionato in 163 partite giocate. Capocannoniere nel campionato di serie C nella stagione 1951/52 con 32 reti in 34 partite. Al secondo posto troviamo il suo compagno di squadra Franco Cardinali. Fortissima ala destra che realizzò 66 reti in 172 partite in maglia giallorossa. Terzo posto per Gaetano Montenegro con 65 realizzazioni di cui 49 in campionato, 3 in coppa Italia, 10 in coppa Italia semi-professionisti e 3 reti nella finale della coppa angloitaliana semiprofessionisti allo Scarborough. Capocannoniere del campionato di serie C nella stagione 1974/75 con 21 gol in 31 partite. La quarta posizione è occupata dal bomber argentino Pedro Pablo Pasculli con 62 reti delle quali 29 realizzate in serie A, 24 in serie B, 1 rete alla Cremonese negli spareggi per andare in serie A e 8 reti in coppa Italia. Nazionale argentino e campione del mondo nel 1986. Quinto posto per Aurelio De Marco, conosciuto come Pavesi, 50 reti realizzate in 51 partite, delle quali 22 reti nel torneo di serie C 1945/46 e 28 gol nel campionato di serie B 1946/47. Pavesi è perciò il giocatore che ha segnato più reti in un solo campionato di serie B. Al sesto posto troviamo l'attaccante dell'Uruguay Ernesto Javier Chevanton con 48 reti segnate, delle quali 45 in campionato in 88 partite e 3 reti in coppa Italia. L'uruguagio è l'attaccante che ha segnato il maggior numero di reti in assoluto in serie A: 30 reti, ed è l'attaccante che ha segnato più reti in una sola stagione in serie A: 19 gol, primato che detiene con il montenegrino Mirko Vucinic. Memorabile il suo primo gol in maglia giallorossa. Partita Lecce – Parma, prima giornata del campionato di serie A 2001/02, al primo minuto di gioco il portiere Frey si apprestava a rilanciare in avanti il pallone e non si era accorto della presenza alle sue spalle di Chevanton. L'uruguagio ruba palla al portiere con un abile colpo di petto ed insacca con un preciso pallonetto. La settima posizione è occupata dal centravanti del dopoguerra Luigi Silvestri con 45 reti delle quali 31 realizzate in due campionati di serie B e che ne fanno il miglior marcatore in assoluto con la maglia giallorossa nei campionati cadetti. Pari merito in settima posizione per Giancarlo Ferrari, attaccante dei primi anni '70, capocannoniere del torneo di serie C con 26 reti in 36 partite giocate. Nono posto per la mezza punta Ennio Fiaschi con 44 reti. Nella decima posizione troviamo il leccese Pietro De Santis, ala sinistra cresciuta calcisticamente nell'Audace, che realizza in maglia giallorossa 43 reti prima di approdare nel Palermo in serie A.

Miglior marcatore in un torneo di serie A: Chevanton e Vucinic 19 reti

Miglior marcatore in assoluto in serie A: Chevanton 30 reti

Miglior marcatore in un torneo di serie B: Pavesi 28 reti

Miglior marcatore in assoluto in serie B: Silvestri 31 reti

Miglior marcatore in un torneo di serie C: Bislenghi 32 reti

Miglior marcatore in assoluto in serie C: Bislenghi 87 reti

Miglior marcatore in una sola partita : Torri 6 reti
 
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12 replies since 1/3/2008, 22:03   1143 views
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